8 novembre 2009

Tutti mobilitati per l’autistico

Genio senza interprete. Nuovi impegni della scuola, della Provincia,
dell'Asl e della Regione
Avviato a soluzione in Gallura il caso dello studente disabile
PIER GIORGIO PINNA - DOMENICA, 08 NOVEMBRE 2009 Pagina 6 - La Nuova Sardegna
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 OLBIA. Tutti mobilitati per l'assistenza al ragazzo autistico.
Scuola, Provincia, Regione, operatori privati scendono in campo.
L'obiettivo è aiutare L., lo studente disabile che frequenta la prima
in un istituto della Gallura e che in 3ª media è stato promosso con
ottimi voti. Come fare? Estendendo il sostegno in classe per più ore
al giorno, con un assistente-interprete capace di assicurare le
comunicazioni tra i docenti e l'alunno. Manca una decisione, ma
all'indomani dell'allarme lanciato dai genitori e dall'associazione
Abc si va verso soluzioni definitive.
 Il preside dell'istituto frequentato da L. intanto chiarisce che
l'interesse da parte della scuola è stato forte sin dal primo giorno
di lezioni. Da subito, puntualizza, è stata «resa disponibile la
figura dell'insegnante di sostegno nella misura massima possibile: 18
ore settimanali, con un rapporto 1/1». «Per facilitare l'adattamento
nel nuovo gruppo, su delega della Provincia, si è fatto un contratto
con un'assistente "esperta" di comunicazione facilitata, per 6 ore
settimanali - prosegue - La mamma dello studente ha poi avuto
molteplici colloqui individuali con me, con i singoli insegnanti e con
il docente di sostegno, tutti finalizzati a consolidare i rapporti
scuola-famiglia improntati a correttezza e fiducia reciproche».
 Il capo d'istituto ricorda come lo studente, «per problemi legati al
suo stato di salute», frequenti «le lezioni per circa due ore e mezza
al giorno trovando sempre accoglienza e assistenza concrete». «La
mamma aspetta fuori dalla scuola o fa altro non per aiutare i docenti
(gli insegnanti hanno richiesto il suo intervento una sola volta, per
un particolare stato d'agitazione di L.), ma per evitare più viaggi
dal domicilio alla sede scolastica e viceversa», osserva quindi il
preside replicando alla madre, che considera invece la sua presenza
assolutamente necessaria in questa fase d'insufficiente assistenza. Il
preside ricorda come il tempo di osservazione delle potenzialità duri
di norma due mesi e «deve concretizzarsi in un "Profilo dinamico
funzionale" per la definizione del "Piano educativo personalizzato"».
«Ma in questo caso manca, purtroppo, la figura specialistica fornita
dall'Asl che, sino a oggi, non ha ancora dato risposta alle tante
richieste della scuola», spiega ancora il preside. «Il nostro istituto
ha sempre avuto con gli studenti disabili e le famiglie rapporti di
massima collaborazione e fiducia reciproca, fondati sulla solidarietà
per l'integrazione effettiva - è la conclusione - E così sarà anche in
questo caso». Sull'intera questione giovedì c'è stata una riunione del
consiglio di classe e durante l'incontro la madre del genio autistico
ha potuto esporre quali sono le effettive esigenze del figli.
 Sulla vicenda ha presentato un'interrogazione in consiglio regionale
Marco Espa. «Dove sono finiti i 5 milioni previsti in Finanziaria per
l'aiuto ai disabili nelle scuole sarde?», chiede l'esponente pd, primo
firmatario del documento, sottoscritto dai consiglieri Giuseppe Cuccu,
Pierluigi Caria, Mario Bruno, Valerio Meloni, Gavino Manca. «Dopo i
tagli agli insegnanti di sostegno fatti dal ministro Gelmini ci manca
solo l'insufficienza dell'apporto degli assistenti alla
comunicazione», affermano Espa e i colleghi. Spiegando come sia «un
diritto previsto dalla Legge 104, non una gentile concessione»,
affrontare il percorso di studi con queste integrazioni.
 La mamma di L. ha intanto fatto domanda per rendere più efficiente
l'area-studio domestica del figlio, con sintetizzatori vocali e altri
apparati idonei, per un letto con doghe particolari e per migliorare
l'autonomia gestionale in casa. L'Asl Gallurese ha già fatto un
sopralluogo e le verifiche. «Dal momento che il progetto è stato
finanziato, dobbiamo adesso attendere semplicemente che la pratica
vada a buon fine - ha aggiunto la donna - Per il resto aspettiamo solo
che le ore dell'assistente scolastica vengano integrate».
 La storia di L. rimbalza intanto a Roma. Sostenendo che Mariastella
Gelmini non crea parità di condizioni per tutti a scuola, due tra le
più grosse federazioni che fanno parte della Consulta ministeriale
dell'Osservatorio per l'integrazione, la Fish e la Fand, minacciano di
abbandonare quest'organismo. Soprattutto se non ci saranno tra breve
risposte su questo e altri casi.

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