17 gennaio 2013

Attentato incendiario a Espa: si cerca un testimone oculare

Care amiche e amici, per quanto possa sembrare incomprensibile è bruciata la mia auto.
Sembra proprio un attentato, hanno trovato una bottiglietta... puzza di benzina. Ma tu dimmi...
Che dire? Una sorpresa impensabile, ma per me non cambia nulla. Se per un lontano caso qualcuno ha pensato di intimidirmi (perché poi? Per le battaglie politiche fatte in questi anni? Mi sembra impossibile...) può stare sicuro che l'impegno continua sereno, più forte e determinato di prima...così è.

PS: dai, testimone, fatti vivo, gli inquirenti sono persone molto serie :-)




Ma si fa sempre più strada l'ipotesi di un depistaggio

Attentato incendiario a Espa: si cerca un testimone oculare

Ci sarebbe un testimone oculare dell'attentato incendiario che martedì notte ha distrutto l'auto del consigliere regionale del Pd Marco Espa parcheggiata sotto il palazzo di viale Poetto dove risiede. Una persona che qualcuno ha sentito urlare: «Vi ho visto, vi ho riconosciuto, so cosa state facendo». Non si sa chi sia ma gli inquirenti la starebbero cercando perché potrebbe fornire elementi decisivi per individuare i colpevoli. Due, se la testimonianza venisse confermata.Per ora c'è una sola certezza: l'incendio è doloso. Accanto all'auto è stata trovata una bottiglia con tracce della benzina che è stata cosparsa sull'auto e data alle fiamme. In pochi minuti la parte anteriore della Renault Espace del consigliere regionale è andata distrutta. Il rogo avrebbe provocato gravi danni al palazzo se Espa e altri inquilini non fossero intervenuti in pochi minuti con un estintore.TESTIMONIANZA Il consigliere regionale ieri è stato sentito dalla Digos. Ha confermato di non aver mai ricevuto minacce, né di avere sospetti. Ha spiegato agli agenti che la sua attività è orientata al sociale e in particolare ai diversamente abili anche se alcune sue posizioni contrarie a quelle della maggioranza di centrodestra su alcune scelte di politica sanitaria potrebbero, in teoria, aver scontentato qualcuno. Quali? Difficile dirlo. «È tutto molto strano, quasi surreale, non capisco», ha detto ieri Espa. «Ma se qualcuno ha pensato di intimidirmi può stare sicuro che l'impegno continuerà sereno, più forte e determinato di prima».PRECEDENTI INQUIETANTI Certo, non si può trascurare che negli ultimi due anni ci sono stati sei attentati incendiari ai danni Elisabetta Toro, una sedicente consulente finanziaria che abitava nel palazzo-gemello a fianco e che ha subìto sei attentati in due anni. L'ultimo a novembre, dopo che la donna si era già trasferita. Chi indaga su quella lunga scia di fuoco ha avanzato l'ipotesi che l'obiettivo dell'intimidazione potesse essere ancora una volta la donna, nonostante a luglio abbia cambiato casa. Un'ipotesi, appunto. Non l'unica. Ce n'è un'altra interessante quanto inquietante: potrebbe trattarsi dell'ennesimo attentato per depistare le inchieste sui precedenti episodi. Un'opzione investigativa che gli inquirenti non trascurano. E che era stata rafforzata da un episodio apparentemente slegato. Un attentato e un'intimidazione ai danni di una parrucchiera con salone in via Tuveri, conoscente della promotrice finanziaria. Prima l'incendio della sua auto, poi minacce di morte su un muro di fronte al suo salone. Una donna per bene, insospettabile. Terrorizzata da una storia che ritiene incomprensibile. VITTIME INCONSAPEVOLI Se fosse vera la tesi del depistaggio, Espa sarebbe un'altra vittima inconsapevole. Oppure l'esponente cinquantunenne del Partito democratico potrebbe aver pestato i pedi a qualcuno. Il testimone, se venisse fuori, potrebbe chiarire molte cose.Fabio Manca



Invasa di messaggi la bacheca Facebook del consigliere. La telefonata di Cappellacci

La solidarietà della politica e della gente

L'attentato ai danni di Marco Espa ha suscitato un'ondata di indignazione nel mondo politico. Tra i primi a chiamarlo il presidente della Regione Ugo Cappellacci che ha espresso a lui e ai suoi familiari «un sincero sentimento di vicinanza e solidarietà. Per quanto riguarda gli autori», ha aggiunto il presidente, «qualsiasi fosse il loro scopo, meritano solo il disprezzo di tutta la comunità per un'azione vile e stupida. Sono certo», ha concluso il governatore sardo, «che il consigliere proseguirà la sua attività con una motivazione in più e, poiché in questi casi le appartenenze partitiche non contano, desidero porgergli idealmente la mano e manifestargli il mio sostegno morale in questo momento».Michele Cossa, vice presidente del Consiglio regionale e coordinatore regionale dei Riformatori sardi, parla di «intimidazione vile» e aggiunge: «Mai come in questo periodo amministratori locali e rappresentanti del popolo sardo sono vittime di attentati e intimidazioni. Cosa che deve far preoccupare non poco tutti. Ribadisco l'appello affinché tutta la Sardegna scenda in campo per esprimere sdegno e ribellarsi di fronte a questi atti vigliacchi».Per Caterina Pes, deputato del Pd: «Ho appreso con vivo stupore del grave atto doloso ai danni dell'auto del consigliere Marco Espa, e come lui non riesco a immaginare un movente sensato per un gesto del genere. L'attività di Marco è sempre stata caratterizzata dall'assoluta trasparenza e dalla dedizione nobile alla causa del sociale e dei più deboli e bisognosi di cure. Mi auguro che le forze dell'ordine possano presto chiarire i contorni di una vicenda inspiegabile e che in ogni caso sono sicura non influenzerà minimamente la serena prosecuzione dell'attività di Marco. A Espa, e a tutti gli amministratori sardi vittime in questo periodo di intimidazioni e violenze, va tutta la mia solidarietà.Anche Giampaolo Diana (capogruppo Pd in consiglio regionale) resta basito e indignato: «Massima solidarietà a Espa. Un attentato ad opera di vigliacchi. Tra l'altro Marco svolge un'attività che non può essere ricondotta a qualcosa che dà fastidio».Sulla bacheca Facebook del consigliere regionale la solidarietà di 444 amici e il messaggio di solidarietà di 232 persone che seguono Espa nella bacheca del social network. Fra gli altri i Disabili Sassari: «Onore a Marco Espa! E grande solidarietà». L'avvocato Giuseppe Macciotta: «Carissimo Marco un forte e solidale abbraccio da tutti noi». Il professor Bruno Tagliareni: «Colpire una persona che ogni giorno si occupa dei più deboli e dei meno fortunati è un gesto indegno e squallido che non può che suscitare l'indignazione popolare». Paolo Antonio Tocco: «Solo agli onesti fanno queste cose, mi dispiace tanto per te, spero che trovino chi è stato, certo non ha né il cervello né il cuore al posto giusto».





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